URISTANI GIANFRANCO

LA CASA E L’ALBERO

26.09.2015 • 26.10.2015

“La casa e l’albero”, come dire: l’uomo e il suo ambiente. Sono questi i poli della riflessione estetica di Gianfranco Uristani, che affida la sua dimensione espressiva a due icone semplici e potenti del nostro vivere quotidiano.

La casa color rubino, tecnica olio su tela cm 60×50

La casa, correlativo oggettivo della sicurezza e degli affetti famigliari; l’albero, simbolo dell’equilibrio tra le molte forze del creato.
A questa sintesi estrema di valori, a questo alfabeto visivo minimale, il pittore è giunto con un progressivo affinamento di mezzi formali che l’ha portato a formulare una poetica inconfondibile, sia sul piano di soggetti e contenuti, sia in termini di uso dello spazio, sia in termini di trattamento materico delle superfici.

E’ così saldo, da anni ormai, il legame tra la pittura di Uristani e i referenti visivi della casa e dell’albero, che il pittore è arrivato, oggi, a concedere tutta la superficie della rappresentazione alla ripetizione di questi due unici elementi iconici.
Le composizioni, pur ridotte a un codice elementare di dati figurali, rimandano di fatto a uno spazio molto più ampio di quello pittoricamente definito, suggerendo orizzonti spirituali e alludendo allo sconfinamento ambientale delle forme.
In quest’ottica, i consueti rapporti della visione pittorica, quelli convenzionali per intenderci, sono spesso reinventati: il pittore libera le atmosfere dalle costrizioni formali della prospettiva, il colore perde i riferimenti realistici, la profondità della scena si dissolve a favore di una realtà bidimensionale, onirica e gravida di segrete, arcane corrispondenze di memorie e di affetti.

Anche il tempo è rarefatto, soggettivamente astratto e sottratto al ciclo diurno e stagionale, come il tempo del mito e della fiaba: il mondo evocato da Uristani è il racconto di un presente costantemente sospeso, in cui prevale la poetica di ciò che persiste, tenacemente e da sempre, nella coscienza dell’uomo, fin dagli albori della civiltà.

Una giornata di splendido sole, tecnica olio su tela cm 60×50

Nel perimetro del dipinto si gioca, così, una libera dialettica tra natura viva e realtà inanimata, per cui le forme si affacciano e prendono posto nel quadro seguendo logiche alternative alle categorie spazio-temporali condivise.

E’ come se i protagonisti figurali di queste micro-narrazioni entrassero in scena da se, a volte anche su di un unico, illusorio, primo piano, disobbedendo a una regia esterna e rifiutando di assumere gerarchie assolute.
Si delinea, invece che una proiezione di piani, una visione “à plat”, una sorta di spartito musicale che trasforma la pittura in pura composizione armonica di colori, attraversata da vibrazioni emotive e immaginifiche.

L’effetto, originale e personale, è sottolineato da un uso inconfondibile della luce e dell’ombra in netto dualismo: si tratta di una luce abbacinante e di un’ombra quasi fatata e incantatoria, entrambe saldate insieme nel colore a allo stesso tempo divise, marcate in partiture nette e ben riconoscibili.

Stendendo il pigmento a più strati, giocando con la fluidità dell’olio, Uristani sente il colore nella sua fisicità e lo restituisce pieno di echi al nostro sguardo: le superfici corpose ed emozionali, ottenute calibrando e muovendo la materia con sicura gestualità sulla tela, paiono quasi modellate dal pennello con effetti di straordinario risalto plastico e luministico.

Il granaio, tecnica olio su tela cm 50×40

Luce e colore, d’altra parte, sono da sempre gli ingredienti fondanti per il pittore, che nella luce e nel colore raffigura e trasfigura la sua

poetica visione del reale, sotto forma di elaborazione lirica, di evasione della memoria e del sogno.
….

La più recente produzione di Uristani cattura il mondo nelle sue linee essenziali di forma e di senso, sublimando nel colore e nella luce la quotidianità dell’esperienza, condensando i particolari nelle morbide e vigorose pennellate e nella magica intonazione delle gamme cromatiche.

Perseguendo con successo la conquista di un proprio stile, Uristani ha raggiunto una sapiente capacità di orchestrazione nella partitura degli spazi e nella suggestione delle atmosfere.

L’intensità vibrante e quasi irreale della materia pittorica, intrisa di valenze umorali e di palpiti fulgenti, aggiunge un’aura fiabesca, a tratti metafisica, al mondo reinterpretato dall’autore, proiettandolo oltre il dato sensibile, in una dimensione sospesa tra realtà e sogno.

L’arte di Uristani si conferma, ancora una volta, capace di esplorare la complessità degli equilibri tra cielo e terra nel minimo raggio dell’esistenza di ognuno, nell’umile, sensibile confronto con la nostra humana fragilitas, nel sommesso, segreto dialogo con la natura, nell’intuizione rinnovata di intime, sempre imminenti, rivelazioni.

Stefania Burnelli

Cielo rosso, tecnica olio su tela cm 80×80

 

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